
L’utilizzo della ceramica per la realizzazione di opere artistiche e artigianali, della vita di tutti i giorni, sembra ormai assodato, soprattutto per noi italiani che di quest’arte abbiamo moltissime tradizioni regionali, ampiamente diffuse. Eppure, quanto è antica la consuetudine al suo utilizzo nessuno lo sa con esattezza, facendo comunque risalire le origini addirittura al Neolitico. Ma andiamo con ordine.
La parola ceramica ha origine dal greco κέραμος (kéramos) che significa “argilla” e più precisamente, il termine indicava la “terra da vasaio” o “argilla per stoviglie”. Fin dall’antichità, grazie alla sua duttilità e malleabilità, questo tipo di materiale, principalmente composto da terra a base di silicato di alluminio, è stato il primo a essere usato dall’uomo per la creazione di vasellame e altri oggetti indispensabili per conservare cibi e bevande fin dalla preistoria. Lʼarte della ceramica risale, infatti, a circa 10.000 anni fa.
I primi reperti archeologici, ritrovati in Giappone e nei territori sahariani, dimostrano l’impiego di questo materiale per la costruzione di vasellame, cotto direttamente sul fuoco sin dal XI sec. a.C., per poi diffondersi negli altri territori. Grazie all’introduzione del tornio e alle diverse tecniche di cottura, nel tempo è stato possibile produrre oggetti più raffinati e resistenti, simmetrici rispetto all’asse del tornio e aggraziati dai tratti dipinti.
Ma perchè questo materiale è stato utilizzato quasi da sempre e si è diffuso così rapidamente, pur avendo origini indipendenti nei diversi territori? Una delle risposte riguarda sicuramente la semplicità delle materie prime argillose, che permettono di realizzare oggetti con caratteristiche e usi numerosi e differenti, con estrema economicità e facilità, in virtù della sua capacità di assorbire acqua e diventare enormemente plasmabile.
La ceramica è composta, infatti, dalle argille, di origine sedimentata o statica; dal feldspato, il minerale principale della crosta terreste, usato per fondere e fungere da collante; il quarzo, l’altro minerale più abbondante sulla Terra dopo il feldspato; dalla sabbia silicea e dall’ossido di ferro, la cui quantità determina il colore della ceramica, dal grigio al rossiccio.
La ceramica dipinta, invece, è fa la sua comparsa in Europa nel III millennio a.C., proveniente dall’Anatolia e dalla Mezzaluna Fertile, arrivando in Grecia: qui, dal VI al IV sec. a.C. sorsero ad Atene, grandi centri di produzione. Intorno all’anno 1000, in Europa fa la sua prima comparsa la maiolica, nel tentativo di imitare i prodotti orientali e, nel tardo Medio Evo, iniziano a essere introdotti colori e decorazioni più sofisticati. E’ in questo periodo che anche in Italia centrale, Toscana e Emilia Romagna in primis, nascono i primi centri di produzione ceramica, le prime botteghe artigiane italiane. Nei secoli successivi, l’Europa della ceramica si racconta attraverso l’evoluzione delle espressioni di colori, forme e decorazioni, fino al punto di cesura raggiunto nel Settecento con l’introduzione, nell’impasto di lavorazione della ceramica, del caolino a opera del tedesco Bottger di Meissen, che trasformò la ceramica europea in una ceramica dura come quella cinese.
In Italia?
Il tema della ceramica artistica costituisce uno degli aspetti più caratteristici dell’artigianato di qualità. Sin dal Rinascimento, l’arte ceramica italiana diventa protagonista assoluta nel panorama europeo, nelle sue numerose declinazioni (maiolica, terracotta, porcellana…). Non c’è produzione seriale, ogni oggetto è fatto e dipinto a mano dalle numerose botteghe artigiane che si diffondono in tutte le regioni italiane, ognuna costruendo il proprio sapere e la propria tradizione culturale. Il quadro che ne viene fuori è uno specchio che riflette una pluralità di esperienze e culture, che hanno contribuito alla creazione di grandi tradizioni in molti paesi e città italiane. Un sapere tecnico e un repertorio figurativo che molti abili maestri interpretano e innovano con l’estro di veri artisti. Luoghi in cui il tempo si è fermato per lunghi anni e centri in cui il ricambio generazionale e un forte impegno culturale danno vita a nuove forme espressive.
Come si differenziano le diverse tradizioni ceramiche nelle regioni italiane lo scopriremo nei prossimi contenuti di ARTelling, perciò iscriviti alla Newsletter per viaggiare con noi.